Il tesoro di San Gennaro e la Real Cappella

“Per avere una grazia da San Gennaro bisogna parlargli da uomo ad uomo”, diceva Totò nel famoso film Operazione San Gennaro. Eh, sì, San Gennaro a Napoli è uno di famiglia, gli si parla con confidenza, come quando Massimo Troisi e Lello Arena chiedono come grazia una vincita all’Enalotto, o quando lo si apostrofa con confidenza come faccia ‘ngialluta per il colore del metallo con cui è realizzato.
San Gennaro è il simbolo di Napoli, è tra la gente di Napoli, ed abbiamo deciso di metterci sulle orme del Santo per conoscere di più su questa figura così mistica e carismatica.

Duomo di Napoli | Busto San Gennaro

Chi è San Gennaro

Vescovo di Benevento e martire cristiano, secondo i riferimenti storici fu decapitato e santificato all’inizio del IV secolo. Eventi mistici narrano che il patrono di Napoli, condannato ad essere sbranato dalle fiere, dopo la benedizione queste si siano inginocchiate al suo cospetto, o ancora gettato in una fornace ardente ne sia uscito indenne, ancora con gli abiti intatti.
Il suo sangue fu raccolto in due ampolle da una pia donna, ed ogni anno avviene il miracolo della liquefazione del sangue. Sempre a lui gli viene attribuito il miracolo di aver fermato la lava durante l’eruzione del Vesuvio del 1631.
Si capisce perché il Santo sia diventato una icona del popolo partenopeo, che lo venera e lo festeggia in maniera molto sentita e folkloristica.



La Real Cappella di San Gennaro

All’interno del bellissimo Duomo di Napoli, c’è una sala dedicata a San Gennaro. Sull’altare campeggia il busto in argento del Santo, e tutt’intorno quadri, statue ed effigi che ripercorrono le gesta del Santo. Varcare la soglia della Real Cappella è una forte emozione.
La Real Cappella di San Gennaro fu voluta dal popolo napoletano per un voto: è una tra le più grandi espressioni artistiche del capoluogo partenopeo, custodisce una grande quantità di opere sacre famose in tutto il Mondo.
Una delle caratteristiche della cappella è quella di non appartenere alla Chiesa, bensì al popolo napoletano che la gestisce attraverso una antica istituzione chiamata Deputazione. Nel 1527 la popolazione, ormai stanca dalla guerra, l’epidemia di peste e i continui terremoti provocati dalle eruzioni del Vesuvio, chiese la grazia a San Gennaro, e come pegno una nuova e più magnificente cappella all’interno del Duomo di Napoli. Questo patto fu sottoscritto attraverso un contratto, con tanto di notaio, per dare ancora più valenza alla richiesta del voto.

Le opere d’arte

La Real Cappella è una vera e propria opera d’arte, dove la cupola affrescata dal Paradiso di Lanfranco e il busto di San Gennaro,realizzato in oro, argento e pietre preziose nel 1305, la rendono un luogo dal forte impatto emotivo ed artistico. I dipinti del San Gennaro esce illeso dalla fornace e la Decollazione di San Gennaro, insieme alle altre tele e a 19 statue bronzee, hanno reso questo luogo, dove sacro e profano sono tutt’uno, famoso e ammirato in tutto il Mondo. L’accesso alla cappella è gratuito per i nati e i residenti a Napoli e provincia.

Paradiso di Lanfranco | Cappella San Gennaro

Il tesoro di San Gennaro 

Più ricco e più prezioso di quello della regina d’Inghilterra o di quello degli zar di Russia. Sul fianco destro del Duomo di Napoli c’è l’ingresso del Museo del Tesoro di San Gennaro. Il museo è aperto al pubblico dal 2003, voluto dalla Deputazione della Real Cappella del Tesoro e finanziato da privati, fondi europei ed istituzioni locali. Il museo, realizzato nell’area sottostante alla Cappella del Tesoro, espone una collezione d’arte che comprende gioielli, busti, statue e oggetti sacri realizzati in argento, oro e pietre preziose, oltre a quadri di grande pregio. La collana di San Gennaro è qualcosa di unico al Mondo, più preziosa di qualsiasi altro gioiello esistente: è l’insieme di tanti singoli gioielli, come anelli, orecchini, spille e pietre preziose, donati da personaggi illustri come Papi o sovrani, ma anche da gente comune per chiedere una grazia o per grazia ricevuta, o più semplicemente per rispetto verso il Santo. Il pezzo forte, però, è senza alcun dubbio la mitra di San Gennaro, uno degli oggetti più famosi della tradizione orafa napoletana e dal valore inestimabile: con oltre 3694 tra rubini, smeraldi e diamanti, creata nel 1713 dagli artigiani orafi del Borgo Orefici, risplende nella sua teca in una stanza buia del museo, ed osservarla è davvero emozionante.

Tesoro di San Gennaro | Duomo di Napoli

 

 Il Tesoro di San Gennaro è un bene prezioso dell’umanità, un viaggio emozionante nel sacro e nel profano, una delle tante meraviglie che Napoli offre ai suoi abitanti, ai viaggiatori, a chiunque voglia scoprirne la magia.

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