Marrakech, la più importante delle città imperiali del Marocco. Abitata sin dall’antichità da tribù berbere e costruita in pietra arenaria, è denominata la città rossa. Tre giorni in giro per la Medina attraverso il souk, tra decine di motorini che sfrecciano per i vicoli e tè alla menta.
Si parte alla scoperta di Marrakech.
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Diario di viaggio di tre giorni a Marrakech:
- La madrasa Ali Ben Youssef
- La Mellah
- Il palazzo el Bahia
- Palais el Badi
- Il souk
- Jardin Majorelle
- Ville Nouvelle (la città nuova)
- Piazza Jamaa el Fna
- Le tombe Saadiane
- La moschea Koutoubia
- La porta di Bab Agnou
- Gli hammam
Block notes alla mano, grazie alla inseparabile guida su Marrakech di Lonely Planet si inizia a mettere giù un primo plan di viaggio, da completare con varie ricerche online per approfondire informazioni e curiosità sui luoghi da visitare.
Quali documenti servono. Passaporto in corso di validità per il periodo di permanenza in Marocco. Non è previsto alcun visto per soggiorni turistici fino a 3 mesi.
Cose importanti da sapere. Marrakech è una città musulmana. Nonostante la città nuova sia una vera e propria metropoli moderna, quando sarai nella Medina sarà buona regola evitare abiti succinti o troppo scoperti che possano urtare la sensibilità religiosa degli abitanti. Fuori ai bar troverai seduti unicamente uomini che fisseranno le donne straniere con una insistenza quasi fastidiosa.
Viaggio a Marrakech
Partenza da Napoli, poco più di tre ore di volo. L’aeroporto dista circa una ventina di minuti (traffico escluso) dal centro città o dalla Medina, è l’unico modo per raggiunge velocemente queste destinazioni è il taxi. A meno di aver prenotato un transfer prima della partenza, è consigliabile di prendere un taxi di quelli ufficiali e far utilizzare il tassametro al conducente, in quanto cercheranno di proporvi un prezzo per il servizio sicuramente più alto di quello reale.
Anche se la città nuova di Marrakech è moderna, subito avrai la sensazione di essere nel bel mezzo del deserto. Dopo circa una ventina di minuti di taxi, si intravedono le alte mura della città antica, con il loro colore a metà tra sabbia e rosso. Non per nulla Marrakech è chiamata anche la Città Rossa, proprio per il caratteristico colore delle mura e delle case costruite in arenaria.
L’aeroporto di Marrakech. I controlli all’aeroporto di Marrakech sono molto lenti. All’ingresso nell’aeroporto zaini e valige dovranno passare sotto uno scan. Anche con il check-in online e il bagaglio a mano è necessario presentarsi al box della compagnia aerea per ricevere il timbro sul biglietto del volo, che viene accettato in formato unicamente cartaceo, prima di arrivare ai controlli con il metal detector. Per questo motivo è consigliabile arrivare in aeroporto con largo anticipo. Cerca qui le migliori offerte per Marrakech.
Telefono e connessione internet. Girare per la Medina senza navigatore è una follia. Devi quindi procurarti una SIM valida per il Marocco (ne puoi comprare una a 10€ nell’aeroporto) o attivare sul telefono una eSIM. Google Maps o qualsiasi altro navigatore ti saranno di grande aiuto.
Pagamenti. La moneta locale è il dirham che vale circa 9 centesimi di euro, ma la stessa moneta europea è accettata (ovviamente con un cambio vantaggioso per il commerciante che convertirà 10 dirham direttamente in 1 euro) solo sotto forma di banconote (le monete non sono gradite in quanto non accettate da tutte le banche locali). L’utilizzo delle carte è molto limitato.
Alloggiare in un riad
Marrakech e la Medina sono pieni di alberghi. Se vuoi vivere una esperienza più locale, allora puoi provare ad alloggiare in un riad, l’abitazione tradizionale del Marocco. Queste strutture sono formate da una serie di stanze su più piani con giardini, fontane e terrazze. Oggi i riad cittadini sono stati riadattati in strutture di accoglienza con tutti i comfort, offrendo ricche colazioni con prodotti locali, cene e servizi di hammam, mantenendo comunque le caratteristiche architettoniche originali.
Il rito del tè. In Marocco il tè è un rito. Sarà abbastanza frequente che ti offerto del tè alla menta in albergo, al ristorante o in qualche bottega nei souk. Il rituale è molto scenografico: il tè viene servito caldo in teiere di metallo e versato da una certa altezza in bicchieri di vetro stretti.
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Cosa vedere a Marrakech in tre giorni
Tre giorni sono un giusto compromesso per vivere una intensa esperienza a Marrakech. La giornata è abbastanza lunga e puoi girare tranquillamente per le strade della Medina fino alle 18:00, rientrare comodamente in albergo ed uscire per la cena verso le 20:00. Ripercorriamo insieme il travel plan con tutti i luoghi visitati in questo viaggio:
- La madrasa Ali Ben Youssef, l’università coranica voluta dal sultano nella seconda metà del XVI secolo. In questa scuola sono state insegnate materie scientifiche ed umanistiche secondo l’insegnamento coranico. Con le sue 130 austere stanze per gli studenti, è la più grande madrasa del Marocco. Il cortile interno è uno spettacolo di marmi di Carrara, mosaici e stucchi con interi passi del Corano. La vasca in marmo presente nel cortile era utilizzata perle abluzioni, la purificazione dello spirito. Una curiosità è che, tra le migliaia di intarsi non troverai figure umane o zoomorfe, vietate dall’Islam. L’ingresso è a pagamento ed è molto affollata.
- La Mellah è il quartiere ebraico situato tra le mura di Marrakech, vicino al palazzo El Bahia e a piazza Jamaa el Fna. Il quartiere nasce nel ‘500 come una città nella città, in una sorta di isolamento religioso, racchiuso tra una cinta muraria con gli accessi controllati da guardie. Oggi, tra stradine strette e un po’ fatiscenti, le case non sono più abitate dalla comunità ebraica, ma vengono man mano trasformate in riad turistici. Famoso è il suo mercato delle spezie, nel quale si è rapiti da colori e profumi.
- Il palazzo el Bahia ha una architettura davvero spettacolare. Realizzato verso la fine del XIX secolo, è formato da 150 stanze che si affacciano su diversi cortili e giardini. Essendo state completamente svaligiate le stanze del palazzo alla morte del visir, quello che si può ammirare sono i bellissimi soffitti e gli archi in legno finemente intarsiati, e il cortile principale con il suo colore blu. L’ingresso è a pagamento ed è una meta molto visitata.
Curiosità. Il nome del palazzo significa “il bello” o la “bella”. La leggenda narra che il palazzo sia dedicato alla moglie preferita del visir, e da qui “il palazzo della bella”.
- Palais el Badi è il più antico palazzo imperiale di Mararkech. Oggi ne restano solo le mura di recinzione e il giardino interno con l’enorme vasca lunga 90 metri, decorata con marmi italiani ed oro sudafricano. L’ingresso è a pagamento.
- Il souk di Marrakech è un labirinto di bancarelle e botteghe artigiane, mercato per i marocchini e luogo di affari per mercanti e turisti. Il souk inizia dalla parte alta di piazza Jeema el Fna e si sviluppa nel ventre della Medina in centinaia di stretti e asfissianti vicoli, tra forti odori, vociare e motorini che sfrecciano tra i passanti. I vicoli del souk sono organizzati secondo le attività artigiane, come quelli che realizzano cesti e tappeti, che lavorano pelle e metallo, o che vendono spezie, oli e sapone nero. Passeggiare nel souk è una esperienza obbligata durante la visita a Marrakech.
L’arte della contrattazione. Nella Madina non esistono prezzi, si mercanteggia su tutto. Il prezzo che ti verrà proposto sarà sempre più alto di quello reale, quindi non è buona idea accettare subito l’offerta, ma insistere fino ad arrivare anche ad un terzo della proposta iniziale.
- Jardin Majorelle, un bellissimo giardino botanico situato nella città nuova. Il progetto è opera del pittore francese Jacques Majorelle (inventore del colore blu majorelle con il quale dipinse le pareti della sua villa) nella prima metà del 1900. Il giardino racchiude piante esotiche e specie rare, tra le quali nidificano diverse specie di uccelli. Uno dei laghetti del giardino ospita delle enormi carpe che nuotano tranquillamente osservate dai visitatori. Dopo un periodo di abbandono alla morte dell’artista, la struttura fu acquistata da Yves Saint Laurent che se ne innamorò e si occupò del restauro. Alla morte dello stilista le sue ceneri furono disperse nel roseto e gli fu dedicato un memoriale all’interno dei giardini. Interessante l’esposizione con le locandine pubblicitarie del brand francese con annesso negozio che vende accessori del brand.
La visita è a pagamento e il biglietto può essere fatto solo online, quindi è consigliabile prenotare in anticipo. Il museo dedicato a Yves Saint Laurent non è incluso nel costo del biglietto per la visita ai giardini.
- Ville Nouvelle, la città nuova con le sue due più importanti vie commerciali e i quartieri residenziali. Mohammed V e Mohammed VI sono le strade più frequentate della Marrakech moderna, con enormi palazzi, centri commerciali e negozi di grandi firme. Se vuoi fare shopping di un certo livello, qui troverai davvero tutto ciò che è luxury. La città nuova poi di sera cambia volto, diventando centro della movida con locali di tendenza e il casinò.
- Piazza Jamaa el Fna è il centro commerciale della Medina, caotico e pieno di vita praticamente sempre. Di giorno è un mercato all’aperto tra bancarelle di oggettistica, spezie, frutta fresca e cibo. Addestratori di serpenti e scimmie cercheranno di attirare la tua attenzione, mentre qualcuno cercherà di venderti oggetti inutili o farti un tatuaggio all’henné senza averlo richiesto.
La sera invece la piazza cambia faccia e diventa centro della movida locale e turistica. I bar e i ristornati che ne coprono il perimetro diventano punto di aggregazione ed incontro, mentre bancarelle di street food offrono buon cibo a costi contenuti. I locali offrono anche spettacoli (molto turistici) di danza del ventre, durante i quali è abitudine infilare banconote nel vestito della danzatrice (che insistentemente resterà vicina al tavolo fino a che non lo farai). - Le tombe Saadiane sono una delle attrazioni più visitate della Medina di Marrakech. L’accesso avviene attraverso uno stretto corridoio che ne aumenta il fascino e il mistero. Sono risalenti al XVI secolo le oltre 100 tombe decorate con mosaici e marmo di Carrara che conservano le spoglie di guerrieri e servi della dinastia saadiana. L’unica attrazione degna veramente di nota è il mausoleo dove sono sepolti il sultano e la sua famiglia, un piccolo gioiello di architettura marocchina: la stanza delle 12 colonne, non accessibile ma visibile da un piccolo balconcino, è uno spettacolo per gli occhi. L’ingresso è a pagamento e la visita dura meno di mezz’ora se non c’è fila per ammirare la stanza del sultano.
- La moschea Koutoubia è il più importante edificio religioso della città. La moschea è accessibile solo da persone di fede musulmana ed ha una una delle sale di preghiera mussulmane più grandi dell’occidente, capace di ospitare fino a 20.000 fedeli. Non potendovi accedere, se ne può percorrere il perimetro ammirando il minareto, tra i più belli ed antichi della cultura islamica. Alle spalle della moschea c’è un parco cittadino dove potersi riposare al fresco delle palme.
- La porta di Bab Agnou è una delle 19 porte di accesso alla Medina di Marrakech, situata a sud della piazza Jamaa el Fna. La porta in pietra è realizzata con un effetto tridimensionale, ma non è mantenuta in maniera eccellente a causa dei materiali utilizzati. Attualmente è la porta più bella e imponente della Medina in quanto alcune delle antiche porte sono ad oggi murate.
Rilassati in un hammam
Gli hammam sono percorsi benessere marocchini basati su sull’uso di calore e umidità, molto famosi per gli effetti benefici e rilassanti. Ha origini molto antiche, ed era anche luogo di incontri di affari. Puoi trovare hammam locali, con ambienti divisi per uomini e donne, molto spartani e dove bisognerà portarsi teli da bagno personali, o quelli più moderni che ti forniranno tutto il necessario in un ambiente davvero confortevole e con un servizio molto professionale. Gli oli per i massaggi e lo speciale scrub con il sapone nero sono una esperienza obbligata se visiti Marrakech.
Il sapone nero. Girando per i mercati delle città vecchie in Marocco ti imbatterai in recipienti ricolmi di una strana sostanza scura e dalla consistenza morbida. Potrebbe sembrare un enorme recipiente di caramello, invece è il famoso sapone nero marocchino. L’azione di questo sapone permette di rimuovere le tossine e le cellule di pelle morta, oltre a preparare la cute per lo scrub con il kessa, il guanto di tessuto ruvido. Viene ovviamente utilizzato per i trattamenti negli hammam.
Come vestirsi
L’escursione termica a Marrakech a dicembre è molto ampia. Si passa dagli 8 gradi della notte ai 25 gradi del giorno. Sarà quindi consigliabile mettere nello zaino t-shirt, long sleeve e un giubbino leggero o una felpa per le temperature più basse della mattina presto e della sera.
Cosa mangiare della cucina marocchina
L’esperienza culinaria a Marrakech è intensa di sapori ed profumi. La cucina è semplice ma molto colorata e gustosa. Si basa soprattutto su carne e verdure, cucinate spesso secondo le usanze locali.
La colazione è dolce e si basa su biscotti e frittelle fatte in casa, yogurt, burro, marmellate e miele, accompagnati da tè, succo d’arancia o caffè nero. Il pranzo e la cena prevedono diverse portate di carne e verdure:
- Antipasto marocchino, composto da verdure speziate o dal sapore dolciastro
- Zaalouk, purea di melenzane
- Tajine, stufato a base di carne o pollo cucinato in un particolare piatto di terracotta
- Cous cous
- Pastilla di piccione, pasticcio
- Katban, spiedini di carne, pollo o agnello
- Kebab
- Khubz, pane morbido
Devi sapere che. Il maiale in Marocco, come in tutte le culture musulmane, non si mangia, è un alimento vietato perché peccaminoso. Quindi a Marrakech non troverai pietanza a base di maiale.
Anche i dolci sono semplici ma molto profumati:
- Ktefa, sfoglia dolce al latte
- Corni di gazzella, ravioli fritti al miele
- Beghrir, pancake marocchino
Diverse sono le bibite che puoi trovare per strada o nei locali a Marrakech. Ci sono anche vini e birre marocchini, ma non aspettarti troppo:
- Tè alla menta
- Succo di bambù
- Succo di melagrana
- Casablanca e Flag, birre locali
- Vino locale
Devi sapere che. La religione mussulmana vieta ai credenti di bere alcol. Per questo motivo potrai bere vino, birra o altri alcolici sono in determinati locali e mai all’esterno o per strada.
Marrakech è una città sicura?
Marrakech è una città abbastanza sicura, ma bisogna prestare attenzione ad alcune cose:
- La sicurezza stradale non è delle migliori: auto, motorini e carrozze sfrecciano senza prestare troppa attenzione ai pedoni, rendendo un po’ pericoloso passeggiare nella Medina non essendoci marciapiedi.
- All’interno della Medina chiunque cercherà di spillarti soldi: i prezzi riportati nei cartelli delle botteghe sono specchietti per le allodole, ti verrà chiesto un prezzo più alto e dovrai contrattare.
- Se hai bisogno di chiedere una informazione, non sono molto propensi a darle: ti diranno di non sapere dov’è il posto che cerchi, ma proveranno ad accompagnarti chiedendoti denaro.
- La gentilezza non è proprio di casa: il viaggiatore è visto come un portafogli da svuotare, e a parte l’ottima accoglienza di alberghi e ristoranti, gli abitanti della Medina hanno un atteggiamento insistente e poco educato.
Marrakech esprime tutto il fascino e il mistero della cultura marocchina, una città caotica che vive tra sabbia, sole e cemento, con i suoi contrasti ed eccessi. Marrakech va vissuta per quella che è, con le abitudini locali che potranno sembrarti strane ed a tratti fastidiose, ma che rappresentano l’anima di Marrakech.